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"Il legislatore interprete nella prassi e nella giurisprudenza"
Il legislatore interprete nella prassi e nella giurisprudenza
Article n. 70

di Roberto Russo

 

La nozione è pacifica: le “leggi di interpretazione autentica” sono leggi che interpretano altre leggi. Eppure la sola esistenza concettuale di queste leggi mette in crisi la ripartizione classica dei poteri che vuole un legislatore che produce atti normativi e un potere giurisdizionale che li applichi. Con la legge di interpretazione autentica si capovolgono i ruoli legislatore che non produce ma interpreta (cosa che per simmetria, offre argomenti per paventare possibili funzioni innovative svolte dal potere giurisdizionale. L’idea che il legislatore possa farsi interprete lascia perplessi. Come lascia perplessi il fatto che l’argomento non pare molto studiato, nonostante il fenomeno sia assai più vasto di quanto si possa immaginare. Il presente studio offre un’analisi non solo di merito ma anche quantitativa del fenomeno con particolare riguardo alle posizioni espresse dalla Corte Costituzionale.

 








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