di Giuseppe Russo
La presente monografia mira ad evidenziare le questioni fondamentali che ancora coinvolgono la sicurezza sociale ed in particolare la previdenza complementare in ambito europeo ed extraeuropeo, auspicando comunque un potenziamento di tutte le forme di previdenza integrativa ed individuando le criticità e le possibili soluzioni da adottare per un mercato unico dei lavoratori e dei loro diritti. Innanzitutto è necessario sottolineare come dallo studio delle varie discipline nazionali si evidenzi la tendenza, da parte del secondo pilastro, ad occupare uno spazio sempre più rilevante nel sistema di sicurezza sociale europeo ed in special modo nel il sistema pensionistico. I governi degli Stati membri, in accordo con le parti sociali, esprimono ovunque la volontà di trasferire, in modo sempre più ampio, ai fondi pensione il compito di provvedere alla tutela dei lavoratori in stato di bisogno. Si riconosce, insomma, almeno da parte degli operatori, se non dell’intera dottrina, che i regimi integrativi svolgono esattamente la stessa funzione dei sistemi pensionistici pubblici. L’analisi compiuta dalla Corte Costituzionale italiana può, senza alcuna forzatura, essere estesa all’intera Unione Europea, dal momento che anche la Corte di Giustizia ha ammesso, se pur indirettamente, che il regime pensionistico pubblico e quello complementare svolgono lo stesso compito di tutela dei lavoratori, rilevando l’unica diversità nella differente intensità della protezione offerta e non in una difforme specie di bisogni tutelati.
