di Carlo Maria Bartolini, Elisabetta Bertacchini, Annalisa Romani
Joseph Alois Schumpeter (1883-1950) è considerato uno dei massimi economisti che ha teorizzato nel periodo della grande depressione, insieme a John Maynard Keynes, e proprio per questa ragione, dopo la crisi del 2008, entrambi gli economisti sono ritornati in auge. Mentre per Keynes si parla di politiche attive contro la depressione, che impongono un ulteriore deficit di bilancio, per Schumpeter di parla di innovazione, cioè una strategia legata all'imprenditore - innovatore e al sistema creditizio. Schumpeter però poneva un limite allo sviluppo e al capitalismo stesso. Sul tema dell'innovazione come intramontabile fattore strategico l'Università eCampus, propone un incontro per dimostrare come in realtà la crisi del capitalismo teorizzata da Schumpeter non esista, in quanto non sono stati sottovalutati alcuni aspetti: la capacità di piccole e medie imprese di innovare, lo sviluppo delle grandi imprese e dei monopoli è necessario e a volte inevitabile e non sempre porta a eccessive burocratizzazioni, la presenza di centri di ricerca nelle Università crea sempre nuove idee e quindi innovazioni. In tale contesto l'incontro darà spazio sia a relatori che affronteranno il tema delle teorie sulle innovazioni, sia a studiosi responsabili di Centri di ricerca che porteranno la loro esperienza insieme alla testimonianza di alcune aziende considerate particolarmente significative sotto il profilo dell'innovazione.
